L'attore Jean-Pierre Darroussin e il giornalista e comico Stéphane Guillon interpretano i ruoli dei due eroi del capolavoro della scrittrice americana Katherine Kressmann Taylor.
Uno scontro che accende le menti, grazie alla regia sottile di Jérémie Lippmann, alla sceneggiatura potente e alle interpretazioni mozzafiato.
Niente fronzoli o decoro: tutto qui risiede nella potenza del testo e nella precisione di due attori che nessuno avrebbe mai immaginato insieme sul palco. Jean-Pierre Darroussin, nei panni di Max Eisenstein, e Stéphane Guillon in quelli di Martin Schulse, corrispondono all'epoca dell'ascesa del nazismo. Uno è un ebreo americano, l'altro tedesco. Man mano che le loro lettere si susseguono, il tono si fa più aspro tra i due amici, presto separati da tutto. Il loro straziante duello fa emergere le rispettive ansie, i loro tormenti e la loro rabbia, mentre giunge il momento in cui l'ideologia fascista si infiltra nei cuori degli uomini.
In una scenografia al tempo stesso creativa e sobria – il video e le luci creano scene toccanti – la raffinata interpretazione dei due attori fa miracoli, lasciando ampio spazio al'emergere della fragilità umana. E ascoltare un testo che, pubblicato nel 1938, non cessa di interrogarci: "Chi è buono, chi è cattivo? Cosa avremmo fatto noi al loro posto? Il coraggio è sufficiente per contrastare la corrente? Quando quando l'orrore se abbatte, il perdono è preferibile alla vendetta?"
Lingua
- Francese